Scenari d'infanzia: come nasce l'altruista
“Ero una bambina che si dava da fare, perché credevo che i miei genitori fossero totalmente incapaci e avessero bisogno di aiuto. Prendendomi cura di loro li mettevo in grado di prendersi cura di me. (…) Da adulta, si trasformò in un modello ripetitivo in cui mi dedicavo completamente a un uomo e, servendolo, ottenevo che lui servisse me. Lavoravo e gli consegnavo il denaro perché potesse pagare le mie spese. Se avessi pensato che in realtà mi stavo occupando di me non mi sarei sentita amata, perché non era lui a occuparsi di me.“
H. Palmer – L'enneagramma: la geometria dell'anima (Edizioni Astrolabio)
L'ET2 nell'infanzia percepisce che gli adulti che si occupano della sua sopravvivenza si aspettano che soddisferà le loro aspettative o non sarà degno di amore. Proviene quindi da famiglie in cui un genitore era fragile, depresso, o bisognoso di cure o era il maggiore di tanti fratelli e sorelle che doveva seguire. Spesso è un bambino genitorializzato. Appartengono all'area del “non so cosa sento” e sono gli estroversi di questa parte dell'enneagramma. Hanno imparato ad essere amati per la loro piacevolezza e di conseguenza hanno sviluppato una grande capacità di capire i bisogni dell'altro per poterli soddisfare e ricevere in cambio attenzioni. L'altro diventa il riflesso del loro valore intrinseco.
Nel suo libro Gli enneatipi nella psicoterapia (Astrolabio, Roma, 1997) Claudio Naranjo sostiene che il tipo 2 prospera quando è indispensabile trovando conferma nell'atto stesso di dare ma sia molto abile a riconoscere i bisogni altrui. A questo proposito, scrive Naranjo, una volta una paziente mi disse: “Io avrei bisogno di un'altra me che si prende cura di me allo stesso modo in cui io mi prendo cura degli altri”. D'altra parte, anche la paziente del caso riportato dice: “… Io ho un mucchio di Sé dentro di me, e tutti che combattono per essere la star”. Un altro ancora dice a se stesso: “Sei un simulatore”, riconoscendo di essere molto abile a falsificare l'immagine di sé che mostra agli altri per primeggiare.
In molte storie delle letteratura e del cinema è il classico esempio della ‘femme fatale' perennemente frustrata per via della sua pretesa di essere al centro dell'attenzione degli altri o del partner, e il cui orgoglio la fa persistere nel voler avere l'amore dell'altro anche quando l'altro è irraggiungibile o non è interessato come nel caso del personaggio di Maggie nel film “La gatta sul tetto che scotta“.
Come riconoscersi nel tipo 1
Beatrice Chestnut e Uranio Paes sostengono che il percorso che il tipo Due deve percorrere parte dalla passione dell'orgoglio, come pretesa di essere indispensabili, all'umiltà. Per intraprendere questo viaggio verso il risveglio della coscienza, per il tipo 2, è necessario rendersi conto del fatto che cerca di ottenere l'attenzione e l'amore degli altri occupandosi dei loro bisogni e dimenticandosi dei suoi.
Secondo questi due autori sei un tipo 2 se ti identifichi in tutti, o quasi, i seguenti tratti del carattere:
- Per te sono molto importanti le relazioni interpersonali e le opinioni degli altri.
- Ti preoccupi eccessivamente di essere apprezzato e vuoi piacere a tutti.
- Se una persona empatica ed entri in sintonia con gli altri per capire cosa sentono e cosa vogliono per poi assumere una forma che ti permetta di essere sulla loro lunghezza d'onda e avere una relazione positiva.
- Hai la tendenza ad anticipare i bisogni altrui soprattutto se sono persone importanti per te.
- Desideri l'apprezzamento da parte degli altri e non tolleri il rifiuto.
- Sei una persona socievole, estroversa e positiva che fa amicizia con tutti ma alla fine sei molto selettiva.
- Pensi di conquistare gli altri con la tua generosità e offrendo aiuto e sostegno.
Inoltre, i due autori, descrivono cinque meccanismi psicologici fondamentali automatici:
- Il bisogno di piacere
- Ridurre al minimo i propri bisogni per soddisfare quelli degli altri
- Concentrarsi troppo sulle relazioni interpersonali
- Desiderare di sentirsi importanti
- Orgoglio nel sentirsi necessari
L'intero impianto del ET2 poggia sulla inconsapevolezza dei loro veri bisogni profondi. E' come se colmassero il vuoto, che hanno paura di sentire dentro di loro, attraverso l'identificazione nei bisogni dell'altro ed il loro soddisfacimento. Molti sono coscienti di questo e affermano di adattare la propria sensibilità ai bisogni degli altri assicurandosi così la loro attenzione e il loro affetto. Ovviamente, avendo introiettato l'idea che l'approvazione degli altri è il cardine della felicità, danno una grandissima importanza ai rapporti affettivi e sociali. Ottenere l'approvazione degli altri è la fondamentale preoccupazione della loro vita.
Il soddisfacimento dei bisogni degli altri è anche fonte di orgoglio per l'ET2 che sviluppa diversi ‘Io' a seconda di chi sia la persona con cui si relaziona in quel momento. Questo genera una incredibile confusione della quale raramente il 2 è cosciente. Il meccanismo è quello di elaborare un “personaggio” diverso a seconda dell'interlocutore, spaventato però dal terrore inconscio che l'altro, ad esempio il partner, possa scoprire chi è veramente e rifiutarlo. Questo porterebbe alla scoperta che L'ET2 non sente di avere un io proprio perché non sa quali sono i suoi veri bisogni! Per dirla in altre parole, non entra mai veramente in intimità con gli altri ma porta l'intimità fino al punto in cui pensa di essere scoperto nel suo vuoto interiore, questa confusione potrebbe essere riassunta nelle parole ‘sono come tu mi vuoi ma non so cosa realmente sento per te”.
Tutta questa attenzione per i bisogni degli altri porta con se dei notevoli effetti collaterali. L'effetto collaterale principale è che se tutte le manovre seduttive del 2 sono frustrate diventa rabbioso ma nega la rabbia perché non corrisponde alla sua immagine di persona gentile e amorevole. E' come se non fosse concepibile essere rifiutato o meglio come se l'essere rifiutato fosse veramente un disastro che non può emotivamente gestire.
Un altro effetto collaterale è l'insopprimibile richiesta di libertà che si manifesta quando comincia a sentirsi oppresso dalle necessità degli altri e in “gabbia”. Da un altro lato può frequentare gli amici più diversi e risultare gradevole a tutti, i problemi possono cominciare quando gli amici si incontrano e tentano di interagire perché dovrà non potrà essere diverso con ognuno di loro.
Riconoscere e affrontare l'Ombra
Una volta riconosciute le proprie caratteristiche è necessario anche riconoscere, ammettere, e integrare il proprio autentico Sé, con le proprie esigenze ed emozioni vere, comprese la rabbia e la tristezza, in modo cosciente. L'ombra del ET2 si scopre quando ci si accorge di cambiare immagine quando fa comodo agli altri reprimendo e negando quello che si è veramente e riconoscendo che spesso si finge di essere altruisti e di prendersi cura degli altri solamente per ricevere in cambio le attenzioni e l'amore degli altri.
L'Archetipo del Dativo Amorevole
Secondo M. Pisione, L'ET2 è il classico esempio di personaggio cordiale che investe tempo ed energia nell'affettività e nelle relazioni d'amore, amicali e familiari.
- E' un buon confidente, paziente e comprensivo che sa mettersi in contatto con le emozioni delle altre persone e sente il bisogno di aiutarle.
- E' un altruista che si sacrifica senza chiedere nulla in cambio (apparentemente).
- E' empatico, emotivo ed orgoglioso.
L'ET2 si trova soprattutto in quei personaggi che caratterizzano il genere romantico e la ricerca dell'anima gemella (Desdemona nell'Otello, Carrie Bradshaw in Sex and the City, Billy Kramer in Kramer contro Kramer).
E' caratterizzato dall'atteggiamento archetipale altruista come necessità a contrastare la sua Paura Dominante: quella di non essere amato o di non essere degno di amore.
Abbiamo visto che durante la sua infanzia ha dovuto occuparsi di un genitore malato sacrificandosi o era il fratello o la sorella maggiori che dovevano occuparsi degli altri. E' stato amato solo a condizione del suo sacrificio nel soddisfare i bisogni altrui.
L'ET2 è in realtà un altruista capace di grande amore, generosità e capacità di perdono che accetta spesso situazioni difficili e grandi prove per dirigersi verso obiettivi che l'istinto e la logica comune giudicherebbero dannose per se stessi e irraggiungibili
La sua Forma Mentis è data da una Visione Del Mondo ingenua in cui occuparsi degli altri ti farà sentire amato senza sentirti mai sol*
Lo Status di Sopravvivenza dell'ET2 richiede che si senta apprezzato e amato dagli altri. La sua Strategia Reattiva è di riuscire a diventare importante nella vita degli altri per essere qualcuno di cui non si può fare a meno.
I Superpoteri che sviluppa sono le abilità relazionali e la capacità di identificarsi emotivamente con i bisogni delle persone che vuole aiutare, l'ascolto, l'abnegazione e la capacità di donare se stesso all'amato.
Le Attività Prioritarie da cui trovano difficile distaccarsi sono aiutare con l'obiettivo di diventare indispensabili (manipolazione) e fare di tutto, anche l'impossibile, per essere amati.
La sua Essenza Sacrificata è quella di plasmarsi a tal punto con i bisogni degli altri, in simbiosi, da non sapere più riconoscere i propri desideri e le sue esigenze. E anche quando le riconosce si annulla per l'altro.
Pronti a sposare i desideri, i progetti e le esigenze dell'altro si convincono che siano i propri anticipando quello che l'altro vuole per poi arrivare, solo dopo, ad arrabbiarsi quando l'altro non da lo stesso amore.
La Qualità Chiave è quella di imparare a valorizzare se stessi che li può portare a realizzare la loro Esigenza Fondamentale, cioè imparare ad amare se stessi come identità separata considerando i propri bisogni emotivi e di autorealizzazione.